27ª Salita del Costo, vince Cristian Merli

9 Aprile 2018

Emozioni e spettacolo, il Costo è valso il prezzo del biglietto. Prima la parata a suscitare curiosità, poi le storiche a riscaldare gli animi, quindi le moderne a incendiare il tifo con un crescendo di potenze e urli dagli scarichi. Fino al duello annunciato, l’ennesima sfida “Achille contro Ettore”, gli eterni rivali delle salite universali. BATTICUORE. Scatta perfetto Simone Faggioli con la Norma M20 Fc dopo una vigilia insonne per i capricci della “farfalla”: intertempo record di 1’19’07’’ (1’19’’78 nel 2017) a metri 3360, poi 3’21’’71 a metri 8230 (contro 3’19’’43), al traguardo in 4’04’’50 alla media di 145,9 km/h (il record 2017 saldo a 4’03’’34). Tocca a Diego De Gasperi con l’Osella Fa30 gemella del suo caposquadra e segna un ottimo 4’21’’25 che lo mette terzo sul podio davanti al campano Sebastiano Castellano (4’24’’92) su Osella Pa 2000. Infine sulla linea di partenza arriva Christian Merli, prende aria dal casco, abbassa la visiera e ruggisce via con il nuovo Zytek 3000. Primo intertempo record in 1’18’’76, al secondo fa 3’21’’97 e paga 0’’26 da Faggioli, ma in “Val Canaglia” dov’è posizionata la linea del traguardo a 9910 metri è suo il miglior tempo in 4’04’’29 alla media di 146,0 km/h. E’ un quasi record che gli fa mettere il suo sigillo sulla 27a Salita del Costo.

PROTAGONISTI. Un tourbillon di tre ore respirando gas di scarico e annusando profumi di benzina. Vera delizia per gli appassionati, annotando che Alex Bet su Honda Integra di Classe RS 2.0 è stato il primo a scendere sotto i 6’, esattamente 5’58’’77 a 99,4 km/h. Ha resistito in vetta il 5’26’’62 del trevigiano Ivano Cenedese su Renault Clio di Classe RS 2.0 Plus, tempo di riferimento sino al 5’24’’47 di Kevin Lechner con l’urlatrice Bmw M3 di Classe Prod E ultra 3000 cc. Chapeau al 5’21’’61 di Denis Mezzacasa (Renault Clio Williams di Classe E1 2000) che ha battuto il 5’22’’92 di “Lucky” tra le storiche, per quanto azzardati possano essere i confronti con una Ferrari 308 Gtb anni Settanta. Ancora più giù con Alberto Cioffi e la sua nuovissima Peugeot 308  Rc Cup, 5’20’’17 nonostante partenza ad handicap senza giovarsi del launch control. Invece Mauro Soretti con il suo razzo Subaru Impreza finisce la corsa sbattendo il muso al quinto tornante. Intanto sono già partite le prime eleganti GT con Roberto Ragazzi (Ferrari 458 Evo) che scende sotto i 5’ in 4’54’’24 alzando di certo almeno un attimo quando incontra la Subaru incidentata; così dopo la pausa rimozione, Luca Gaetani (Ferrari 458 Gt3) fa 4’52’’28 e diventa leader provvisorio. Si va verso l’epilogo con le vetture Sport in successione, si abbassano ulteriormente i crono, sbatte la Radical di Giuseppe Torrente (nessun danno a lui né agli altri piloti) e Castellano in 4’24’’92 stacca di 18’’7 il primato a Stefano Falcetta con la Norma M20 Evo di Classe CN 2000. La tensione frega l’eroe di casa Andrea Parisi allo start: la Gloria C8 Evo fa un balzo oltre la cellula fotoelettrica e poi si blocca, il driver di Cogollo del Cengio rimette in moto e fila via furente. Il suo 4’47’’73 vale il nono posto assoluto, ma Enrico Zandonà (Reynard) fa meglio in 4’40’’26 e soprattutto l’esperto Federico Liber (altra Gloria C8 Evo) in 4’25’’86, che si aggiudica la Classe E2SS 1600. Il resto è storia: Merli, Faggioli e Degasperi sul podio, il quarto nobile Castellano con la medaglia di legno.

 

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