KIARA FONTANESI TERZA NEL DEBUTTO MONDIALE A PIETRAMURATA GP DEL TRENTINO

9 Aprile 2018

Kiara Fontanesi ha iniziato il mondiale Femminile con una velocità straordinaria. Vederla danzare sul tecnico tracciato di Pietramurata è stato uno spettacolo. Aggressiva, potente sulla moto con una guida perfetta, la stessa degli anni passati che le ha fruttato cinque mondiali. Si è divertita in sella e si è dimostrata in forma strabiliante. Ha conquistato il terzo posto assoluto alle spalle di Papenmeier e Duncan. Un risultato che non rispecchia appieno le potenzialità messe in campo: colpa di due partenze nelle retrovie che l’hanno costretta a saltare avversarie come birilli. Nella prima manche è arrivata a un passo da una storica vittoria, da ventottesima a leader per un attimo, ma poi è scivolata dopo che si era portata al comando. Nella seconda manche partita oltre la ventesima piazza ha recuperato fino al secondo posto alle spalle della Duncan, con la quale ha ottenuto lo stesso numero di punti, ma per discriminante piazzamenti ha chiuso terza. La vittoria è andata alla Papenmeier, con un primo e un terzo di manche.

Un bell’inizio per Kiara e ora la rivincita se la potrà prendere già la settimana prossima ad Agueda, Portogallo. La portacolori del Fonta MX Yamaha c’è. E sono tutte avvertite.

Prima manche: Rimonta stratosferica di Kiara dopo una partenza nelle retrovie, oltre la ventottesima posizione alla prima curva. Ha catalizzato l’attenzione del pubblico che la incitava e lei ha risposto con una manche superlativa mostrando un grandissimo stato di forma. La cinque volte campionessa del mondo ha attaccato: a suon di giri veloci si è portata verso la vetta, occupata dalla fuggitiva Pepenmeier. Ha scavalcato Van De Ven e si è portata al secondo posto a pochi minuti dalla fine. Non paga ha proseguito la sua marcia e all’ultimo giro è riuscita ad agganciare la tedesca al comando. A metà giro ha attaccato e si è portata al comando, subito dopo una doppiata l’ha costretta ad allargare la traiettoria favorendo il sorpasso della rivale. Ci ha provato poco dopo a riprendere la leadership, ma si è chiuso lo sterzo. Scivolata, Kiara, ha lasciato via libera alla Papenmeier, finendo quarta assoluta. Un peccato per il miracolo sfiorato, ma questo non toglie la superlativa prestazione della portacolori del Fonta MX, che ha dimostrato di essere la donna da battere.

Seconda manche: Ancora una rimonta straordinaria per Kiara. Dopo un bello stacco dal cancelletto si è trovata intruppata nel gruppo e da lì ha iniziato a macinare posizioni. A tre minuti dal termine della manche, la penta campionessa riesce a fare sua la seconda posizione, passando la Papenmeier. La Ducan, in testa dall’inizio è però lontana grazie al margine di sicurezza che si è procurata in apertura di gara. Kiara ci prova e prosegue la sua marcia inesorabile, ma alla fine si deve accontentare del secondo posto che le vale il podio assoluto.  

Kiara Fontanesi: “Mi sono divertita come negli anni passati, quando ero alle prime stagioni nel mondiale. Come detto quest’anno non voglio caricarmi di pressioni e correre ogni gara per vincere manche e GP. Peccato per questa prima gara e soprattutto per la prima manche. Una volta che sono arrivata a ridosso della Papenmeier ho provato l’attacco, poi una doppiata si è messa in mezzo e ho dovuto cambiare traiettoria. Sono scivolata. Volevo la vittoria perché mi sentivo bene. In seconda manche ho recuperato e anche in questo caso un paio di concorrenti più lente mi hanno rallentato, ma la Duncan era imprendibile. Il vantaggio che ha preso all’inizio lo ha mantenuto su di una pista che in seconda manche non faceva la differenza. C’era solo una traiettoria possibile, al contrario della prima manche, e dunque si faceva più fatica a risalire. Alla fine il podio va bene, anche se volevo la vittoria. Però in sella mi sento bene e sono in forma. Non vedo l’ora di correre in Portogallo. Ringrazio il team, la Yamaha per l’ottimo lavoro svolto sulla moto e il pubblico che mi ha incoraggiato in ogni curva. Mi hanno spinto in entrambe le manche. Peccato non avergli potuto dedicare la vittoria”.

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