SAN MARTINO, SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE WRC

10 Agosto 2015

Aspettando il Rallye (11/12 settembre) bisogna ingannare il tempo ma anche tenersi allenati. Oltre due mesi e mezzo dal Marca trevigiana sono il principale problema da affrontare per i protagonisti del Campionato Italiano Wrc, che a San Martino si giocheranno concrete chance di scudetto in virtù del coefficiente 1,5 messo apposta per far gola a tutti ed esaltare i risultati dei singoli. Di certo Paolo Porro e Manuel Sossella, mattatori sui colli trevigiani, avrebbero voluto tenere accesi i motori per sfruttare l’ottimo stato di forma. “Invece un calendario schizofrenico ci costringe a fremere in panchina” chiosa bene Porro, che dopo le vittorie consecutive in riva al Tirreno (Lanterna) e sui colli trevigiani (Marca) è tornato prepotentemente alla ribalta. “Abbiamo iniziato male, poi ci siamo ripresi benissimo e siamo gli unici ad aver marcato due successi”. Il driver comasco per tenersi allenato ha preso il via lo scorso weekend alla Ronde Aci Brescia dove però un guasto alla Ford Focus Wrc gli ha impedito di arrivare al traguardo. “Prima di San Martino faremo un ulteriore test per non lasciare nulla al caso. Poi darò tutto, come sempre. Gli avversari sono forti, anche Sossella ha dimostrato di poter puntare al primato. Il nostro è un campionato micidiale, solo sei gare e non si può sbagliare nulla. Così ogni volta dipende da come stai, come ti sei svegliato, come sei disposto in quel momento fatidico”. Niente gare, invece, niente test per Manuel Sossella in questa estate bollente. “Fosse per me andrei direttamente a San Martino per godermi il fresco, un panorama stupendo e tanto relax al posto dell’afa insopportabile”. Problemi di budget per il vicentino, costretto a disertare l’apertura stagionale al 1000 Miglia di Brescia. “Quest’anno va così – sottolinea – : devo sempre correre con grande misura, attento a non rischiare di fare danni sulla Ford Fiesta Wrc. Noi uno scarto “forzato” l’abbiamo già fatto e non possiamo permetterci un altro zero”. Intanto però va in pista regolarmente, ma solo per accompagnare (“buon sangue non mente.”) la figlia che a 7 anni vuole guidare i kart, al posto di tentare i primi passi di danza. “Ha provato, le è piaciuto subito e io mi diverto un sacco a vederla sfidare i maschi senza paura”. Ma torniamo in argomento, chi vincerà a San Martino? “Vedo bene Porro, ma ce la giochiamo in cinque, ormai a carte scoperte, con Chentre, Bosca e anche Signor. I valori sono molto vicini”. E se corre pure Pedersoli? “Luca l’ho sentito la sera del Marca, voleva sapere come mai avevo perso la gara. Tra noi dopo Como dell’anno scorso, dove ho vinto io ma lui si è preso il campionato, c’è un bel rapporto. Mi ha accennato alla possibilità di fare San Martino o Como, o forse tutte e due. Se viene davvero, tanto meglio. Stiamo facendo un grande campionato e se rientra in gioco anche il campione in carica c’è uno stimolo in più per andare forte”.

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