Trofeo A112 Abarth Yokohama: il sigillo di Scalabrin sul Rally Campagnolo

5 Giugno 2019

Si è dovuto attendere cinque anni per vedere battuto il record di equipaggi in una gara del Trofeo A112 Abarth: erano stati ventotto al Campagnolo del 2014 e una volta di più la gara vicentina, l’unica ad esser sempre stata a calendario della Serie, è stata protagonista del nuovo record. Ai “soliti noti” si sono aggiunti trofeisti che non si vedevano da tempo in gara e anche altri equipaggi che si sono lanciati nella nuova avventura per la prima volta.
Si parte con la novità del Trofeo che apre il prologo del venerdì sera andando a disputare la “Torreselle” affollata di pubblico come mai era successo: Filippo Fiora e Massimo Soffritti partono forte e la spuntano per solo mezzo secondo su Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni e di 2″6 sugli arrembanti Pietro Baldo e Davide Marcolini.
La gara riprende sabato mattina col plateau di ben otto speciali rese ancor più impegnative dalla temperatura, finalmente consona al periodo; Scalabrin cambia passo e infila un poker di scratch che alla fine del primo giro lo vede al comando con 36″7 su Fiora che si deve però difendere dall’arrembante Massimo Gallione, in coppia con Vincenzo Torricelli, terzo a soli 2″3. Nel frattempo si registrano i ritiri di Baldo e anche di Droandi con Matini che erano arrivati a Vicenza da leader provvisori dopo le prime due gare. Nel secondo giro prosegue il monologo di Scalabrin assieme alla sfida Gallione – Fiora: i due piemontesi sono separati da 2″7 prima della decisiva Santa Caterina, mentre il leader li precede di un minuto scarso e sarà proprio l’ex trofeista del 1984 a spuntarla e conquistare un ottimo secondo posto.
Lisa Meggiarin e Marsha Zanet sono quarte dopo una gara attenta e precedono il giovane Luca Beccherle, ottimo quinto con Anna Erbisti e subito dietro Manuel Oriella e Simone Minuzzo si confermano equipaggio in grado di lottare per le parti alte della classifica. Enrico Canetti e Marcello Senestraro colgono un buon settimo posto davanti a Riccardo Pellizzari e Renato Vicentin, ottavi, Cristian Benedetto e Luca Mengon noni e a Giacomo Domenighini con Annalisa Vercella Marchese che vanno a completare la top-ten.
L’assoluta prosegue con Marco Gentile e Thomas Ceron in undicesima posizione seguiti da Luigi Battistel e Denis Rech, poi Paolo Raviglione e Alessandro Rappoldi, Giuseppe Cazziolato e Daniele Pasqualetto seguiti da Fabio Vezzola e Roberto Francinelli quindicesimi. E ancora un’altra cinquina con Marcogino Dall’Avo e Mattia Bartolucci sul gradino numero 16 davanti a Luca Bernardi e Matteo Gambasin, Denis Letery ed Erik Robbin, Nicolino Catgiu e Matteo Grosso che precedono Nicola Cazzaro e Giovanni, dai quali sulle strade di casa ci si aspettava una grande gara ma, problemi di carburazione prima e poi una foratura e conseguente cambio gomma in prova, li ha messi fuori gioco: chiudono ventesimi assoluti onorando comunque la gara fino alla fine e precedono Andrea Quercioli con Giorgio Severino, con Maurizio Ribaldone con Guido Zanone a chiudere l’assoluta sull’unico esemplare “Gruppo N”.
Sette i ritirati: oltre ai già citati Baldo e Droandi, dal prologo avevano abbandonato anche Giancarlo Nardi e Paola Costa e anche Marino Labirinti con Stefano Navati. Gara finita anzitempo nella seconda frazione, per Giody e Nico Pellizzari, Fabio Putti e Michael Savio, Yuri Rossato e Federica Gilli.

Le classifiche dopo il Rally Campagnolo: Assoluta: 1. Scalabrin 31, 2. Fiora 25, 3. Droandi 19, 4. Meggiarin 16, 5. Cazzaro 15. Gruppo 1: Labirinti. Femminile: 1. Meggiarin. Under 28: 1. Scalabrin. Gruppo N: 1. Ribaldone. Vintage: Soffritti 6.

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